Topolino e la tipografia italiana
Topolino è arrivato a 3mila. Questi, infatti, sono i numeri del fumetto della Disney. Lo scorso 22 maggio il direttore Valentina De Poli, come riporta cittanuova.it, ha spiegato: “Non abbiamo avuto dubbi nel voler dedicare questo numero 3000 ai personaggi a fumetti Disney. Sono loro uno dei segreti del successo di Topolino, sono loro che ci consentono di ritrovare sorridendo i nostri tic e quelli di chi ci vive accanto, di riconoscere attraverso una risata i nostri caratteri e le nostre relazioni. Un meccanismo che ha permesso a Topolino, attraverso 3000 numeri, di coinvolgere lettori di ogni età”.
Ricordiamo che Topolino fu stampato in Italia per la prima volta dall’editore Giuseppe Nerbini nel 1932. In particolare, vogliamo soffermarci sulla forma a libretto, opzione che fu scelta per facilitare il lavoro di tipografia della casa editrice Mondadori nel 1949 (durante la guerra le pubblicazioni furono sospese). Dunque, c’è un nesso incredibile e storico tra l’attuale formato del fumetto Disney e l’Italia.
L’ultimo celebrativo numero in edicola, in formato doppio rispetto al normale, presenta 14 storie dei più popolari disegnatori e sceneggiatori Disney, da Giorgio Cavazzano a Silvia Ziche, da Tito Faraci a Francesco Artibani, da Claudio Sciarrone a Corrado Mastantuono e con la variopinta copertina di Andrea Freccero.
Con il lancio di Topolino numero 3000 si è anche testata una piattaforma integrata tra sito, rivista, iPad e iPhone e con il restyling di Topolino.it, che si presenta con una nuova veste grafica molto attenta ai nuovi trend di fruibilità del web.
Topolino e la tipografia italiana
28 Maggio 2013